Primo Forum Nazionale sull’Economia Circolare

Appuntamento il 7 Giugno a Bologna

Anticipa il G7 ambiente, il Primo Forum Nazionale sull’Economia Circolare che si terrà a Bologna il 7 giugno presso il Palazzo Malvezzi. Promosso dalla Città Metropolitana di Bologna e da Edizioni Ambiente, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, il Comune di Bologna e SprecoZero.net. L’evento è patrocinato dall’Università di Bologna e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Il Forum vedrà, inoltre, la partecipazione del Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti.

I temi del Forum

La giornata sull’economa circolare tratterà i seguenti temi:

  • Materiali,
  • Rete,
  • Green jobs,
  • Comunicazione.

Dopo gli interventi istituzionali del Vicesindaco della Città Metropolitana di Bologna e del Vice Presidente della Regione Emilia Romagna Elisabetta Gualmini, prenderà la parola l’economista inglese Kate Raworth. Il  The Guardian lo ha classificato tra i primi 10 economisti più influenti al mondo e sarà lui ad aprire i lavori. L’argomento introduttivo sarà la “Teoria della ciambella”: una visione di economia circolare come nuova bussola per lo sviluppo globale, la politica dei governi e le strategie aziendali. In questo modo per Raworth sarà possibile una crescita sostenibile.

Rifiuto come risorsa

La sezione “Da Rifiuto a Materia, da Prodotto a Servizio”, raccoglierà le testimonianze di Giancarlo Morandi di Cobat, Giovanni Corbetta di Ecopneus, Alessandro Massalin di Officina dell’Ambiente e Tommaso Campanile di Conoe. L’obiettivo è quello di illustrare come i rifiuti possano essere considerati delle vere e proprie risorse. Gli imballaggi usati, i residui agricoli e industriali, i biorifiuti possono diventare materiali nuovi che non richiedono l’estrazione come nel caso delle materie prime.

I nuovi mestieri dell’economia circolare

La nuova occupazione: ruoli e professioni” è il corner dedicato ai Green Jobs. I nuovi lavori dell’economia circolare sono quelli che ruotano sul tema della sostenibilità e della tutela dell’ambiente. Professori universitari e rappresentanze sindacali come Giuseppe D’Ercole di CISL Ambiente e Serena Rugiero di CGIL Ambiente parleranno dei nuovi mestieri “green”. I cosiddetti Green Job, infatti, si dimostrano il settore più dinamico del mondo del lavoro e il forum sarà l’occasione per capire quali competenze e capacità sono richieste per operare nella circular economy.  Come si modificano o si ibridano i profili professionali “tradizionali” e come si sta affrontando la formazione di questi operatori? Proveranno a spiegarlo i partecipanti al Forum!

La seconda parte del Forum

Il pomeriggio sarà aperto da Luca Mercalli, metereologo, climatologo, divulgatore scientifico e conduttore televisivo per poi passare allo Sviluppo “smart”. Verrà spiegato come effettuare il passaggio da economia verticale a economia di rete. Infine l’ultima sessione “Comunicare l’innovazione, fare integrazione” affronterà il tema della comunicazione ambientale con la partecipazione di giornalisti del settore.

Economia circolare e noleggio

Abbiamo già parlato ampiamente di Economia Circolare e del ruolo del noleggio generalista in questo fondamentale passaggio dall’economia tradizionale ad un sistema di sviluppo sostenibile. Non solo, secondo lo studio ripreso anche nel nostro blog, l’Italia è un paese già pronto al cambiamento. Con un indice di 103 la nostra nazione svetta, infatti, in Europa per “circolarità”.  Grazie all’uso efficiente delle risorse, all’utilizzo di materie prime seconde e all’innovazione nelle categorie produzione e gestione dei rifiuti, l’Italia fa meglio di Regno Unito, Germania, Francia e Spagna. In sostanza, il nostro Paese riutilizza meglio e in varie forme quello che è già stato usato. Italnolo con il suo noleggio generalista, pioniere in Italia, ha introdotto per primo il concetto che tutto è noleggiabile. L’affitto di un mezzo, di uno strumento di lavoro, di elementi di arredo, consente un uso più razionale dei prodotti usati, limitando la nuova produzione. Meno produzione ed estrazione di materie prime significa meno inquinamento e meno spreco.

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