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Come curi il tuo prato?

Rigeneratore o Fustellatrice – è questo il dilemma!

Aprile è il mese migliore per intervenire sul tuo prato, così da poter avere degli spazi verdi rigogliosi e invidiabili in vista della bella stagione.

Ma cosa usi per rendere il tuo prato di un verde intenso, forte e rigoglioso?

Sicuramente avrai sentito parlare di attrezzature come rigeneratori o fustellatrici, ma vediamo insieme cosa sono, come, quando utilizzarli e gli step da seguire.

 

Primo step: pulizia e sistemazione del prato

Chi esegue con costanza lavori di manutenzione di uno spazio verde sa bene quanto sia necessario iniziare ogni tipologia di processo da un’attenta pulizia e sistemazione preventiva degli spazi, soprattutto dopo l’accumulo di umidità, freddo e più in generale di residui portati dalla stagione invernale, che indeboliscono il nostro prato.

Per prima cosa, per eseguire al meglio questo passaggio, risulta necessario dotarsi di un tagliaerba con un cesto di raccolta integrato, così da tosare il manto erboso senza lasciare residui sul prato che potrebbero comprometterne il drenaggio e l’assorbimento degli elementi nutritivi necessari.

Una volta ultimato questo passaggio si sceglierà come procedere in base alle necessità specifiche del nostro prato.

Continua a leggere per scoprire come riconoscerle e per trovare le soluzioni e le attrezzature giuste per avere un prato perfettamente ossigenato, drenato e con radici forti e rigogliose.

 

Secondo step: come prendersi cura e far rinvigorire un prato

Prima di ogni cosa dobbiamo comprendere lo stato in cui si trova il nostro prato e i suoi specifici bisogni.

Uno dei principali problemi riscontrati subito dopo la stagione invernale è la necessità di avere una maggiore ossigenazione del terreno, ecco perché la soluzione in casi come questo è procedere con un’arieggiatura e con una risemina, per renderlo più fitto e forte.

Se il problema, invece, è lo scarso drenaggio dell’acqua e dell’assorbimento delle sostanze nutritive e fertilizzanti per via dei depositi del manto erboso, allora la soluzione ideale sarà la carotatura e il successivo riempimento.

Ma vediamo insieme le differenze e le funzioni di queste attrezzature e quando conviene utilizzarle.

Se, come nel primo caso, ci troviamo davanti ad un prato spento, rado e con chiazze vuote, la soluzione potrà essere dotarti di un rigeneratore di prati erbosi.

  • Come funziona un rigeneratore di prati?

Innanzitutto è in grado di arieggiare un terreno. Arieggiare o scarificare il prato è un’operazione che viene effettuata quando il prato è già radicato e maturo e serve per rimuovere i residui vegetali accumulati sul terreno e dare al prato nuovo vigore e sviluppo.

La mancata rimozione periodica degli accumuli di deposito potrebbe portare a svariate problematiche come:

  • Una scorretta ossigenazione del terreno e delle radici del prato
  • Una mancata penetrazione in profondità di fertilizzanti e di elementi nutritivi
  • Una ridotta efficacia di irrigazione perché l’acqua non riesce a raggiungere le radici
  • Un’eccessiva compattezza del terreno
  • Una riduzione della capacità di fotosintesi

Portando inevitabilmente ad un indebolimento del prato, che diventerà meno verde ed uniforme e più vulnerabile a malattie di natura funginea.

Grazie al sistema a lame fisse e a sezione tagliente, il rigeneratore di prati permette di effettuare dei tagli nel terreno, fendendolo leggermente e, grazie al suo serbatoio di semina, si avrà l’immediato deposito all’interno del solco creato della maggior parte dei semi che, durante l’avanzamento, vengono rilasciati.

La straordinaria utilità di un rigeneratore di prati consiste nella sua capacità di agevolare la germogliazione del terreno grazie alla possibilità di effettuare una semina appena sotto al livello del terreno, favorendo al contempo una perfetta ossigenazione e un perfetto nutrimento necessario alla germogliazione.

 

Nel caso in cui, invece, il problema principale sia l’estrema compattezza del terreno che causa un pessimo drenaggio radicale del prato, la soluzione migliore è la fustellatrice.

 

  • Come funziona una fustellatrice?

Una fustellatrice o carotatrice da giardino è uno strumento essenziale e imprescindibile per il mantenimento in salute del prato, soprattutto quando il terreno sottostante al manto erboso risulta eccessivamente compatto, tanto da aver formato una “crosta” di materiale indecomposto.
Questo “crosta” è formata da infestanti e residui di erba morta chiamata “feltro”, che rende il terreno poco permeabile all’acqua e alle sostanze nutritive fondamentali per la crescita sana del prato, rendendolo più soggetto a funghi e muffe.

Il lavoro della fustellatrice o carotatrice da giardino consiste nell’estrazione di cilindri di terra mediante delle “fustelle” di metallo cave, che creano spazi nel feltro impermeabile permettendo la crescita in profondità delle radici e il corretto scambio di gas, acqua e sostanze nutritive tra il terreno e l’ambiente circostante.

 

La fustellatrice, noleggiabile nei centri Italnolo, è facilmente manovrabile anche in zone ristrette ed è dotata di 4 fustelle dal diametro di 1,58 cm raggiungendo una profondità di carotatura di 7 cm, creando ben 65 fori per metro quadrato.

Una volta effettuata la carotatura, i cilindri cavi nel terreno possono essere colmati con del materiale come della sabbia silicea o mista a terriccio, che consentiranno un perfetto drenaggio di tutti gli elementi nutritivi, grazie ad uno spandisabbia.

 

 

Lo spandisabbia, sempre noleggiabile nei centri Italnolo, è un attrezzo dotato di un rullo di trascinamento tacchettato in gomma che permette una ripartizione del prodotto bilanciata e costante. La spazzola anteriore è regolabile, permettendo un dosaggio preciso di sabbia a seconda della destinazione d’uso del prato, ad esempio un campo da calcio avrà bisogno di più sabbia rispetto ad un campo da golf, mentre la spazzola posteriore mantiene il rullo costantemente pulito per garantire sempre una perfetta aderenza del prodotto a contatto con il nastro.

 

 

 

Rigeneratore o fustellatrice? È questo il dilemma

Come abbiamo compreso da quanto scritto sopra si tratta di prodotti alternativi e fondamentali per curare il nostro prato nel miglior modo possibile!

Tutto dipende dalle necessità e dalle condizioni del terreno e del manto erboso a cui vogliamo ridonare vigore.

Quindi gli step consigliati per avere un prato forte, sano e invidiabile saranno:

  • Pulizia preliminare della superficie del terreno grazie al tagliaerba con cesto di raccolta, che permetterà di tosare preventivamente il prato e di raccoglierne contemporaneamente gli scarti;
  • Rigenerazione del terreno arieggiando e riseminando grazie al rigeneratore di prati oppure, nel caso di maggior drenaggio, il carotaggio del terreno con una fustellatrice;
  • Pulizia finale con il tagliaerba per aspirare tutti i residui dell’arieggiatura o carotatura.

 

Ultimo step: cosa fare dopo?

Abbiamo ben compreso la fondamentale importanza che questi processi di rigenerazione e di fustellatura hanno per la corretta manutenzione dei nostri prati, ma allo stesso tempo è logico pensare che il terreno possa stressarsi troppo, ecco perché risulta altrettanto fondamentale averne maggiore cura nei periodi subito successivi.

 

Per questa ragione è bene adoperare degli accorgimenti come:

  • Ricordarsi di eseguire un ciclo di irrigazione subito dopo la scarificatura
  • Eseguire una concimazione biostimolante (non obbligatoria ma consigliata).

 

Conclusioni

Dopo aver compreso tutti i meccanismi dietro ai diversi strumenti di manutenzione del tuo prato e aver applicato il processo ideale, inizierai subito a godere degli enormi benefici di queste pratiche e, se eseguite nel giusto periodo come il mese di aprile, dove le temperature aiuteranno il tuo prato a sopportare meglio i vari trattamenti, otterrai un prato forte, sano, vigoroso, di un verde intenso e soprattutto pronto per essere vissuto e goduto nella bella stagione.

 

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