primula

La primula annuncia la primavera

Giardinaggio, conosciamo la primula

La primavera è esplosa in tutta la sua bellezza. La natura si risveglia dal torpore invernale e i suoi colori donano colore e profumo ai giardini e ai parchi. Le giornate si allungano e il piacere di vivere all’aria aperta si ridesta in ognuno di noi. Ad annunciare la colorata stagione è la primula che già dal nome rivela il suo primato: essere il primo fiore di primavera. Conosciamo meglio questo fiore bellissimo nelle sue varianti e nelle sue nuances.

La primula, fiore di primavera

Le primissime fioriture primaverili sono quelle delle forsizie, dei ciliegi ornamentali ma soprattutto delle primule. Il nome primula deriva dal latino primus, già in età antica, infatti, era individuata come la prima pianta che compare dopo la neve, quando le temperature cominciano a salire e l’erba dei prati inizia il suo sviluppo. Appartenente alla famiglia delle Primulaceae, è originaria dei boschi europei, tutte le varietà hanno fiori giallo pallidi inseriti tra le foglie su steli corti. Esiste anche la primula rossa ideale per colorare bordure e aiuole che cresce e diventa infestante su qualsiasi terreno. I fiorellini possono essere riuniti in grappoli, ombrelle o capolini. La primula si può anche coltivare per rendere più colorato e allegro il giardino di casa o il balcone. Vediamo come.

Piantare una primula

Se volete piantare una primula in giardino o sul vostro terrazzo dovete osservare alcune regole fondamentali. Dovete sapere, infatti, che la primula:

  • Deve essere protetta dal sole estivo ma resiste fino ai -15 °C.
  • Cresce meglio in un suolo mediamente pesante, che trattenga l’umidità.
  • Va innaffiata solo dove il terreno appaia secco.
  • Se il terreno è già ricco di humus, è sufficiente una minima quantità di fertilizzante.

Fioritura e varietà della primula

La primula, di solito, fiorisce per diverse settimane durante la primavera. I fiori appassiti, inoltre, possono rifiorire. Si tratta di una pianta molto rustica e resistente alle malattie. Ormai anche in Italia possiamo trovare specie di primule non autoctone ma che comunque si possono coltivare. Tra queste la primula obconica e la primula malacoides. Tra quelle spontanee possiamo annoverare la primula vulgaris e la primula veris, che è, addirittura, una specie protetta. La primula obconica è originaria della Cina ma si può trovare nei vivai. Gli steli sono piuttosto lunghi ed il fiori a “ombrelle”. Questa varietà fiorisce in inverno e dura per tutta l’estate. Si tratta di una pianta da vaso e può essere: bianca, rossa, blu e azzurra. Le primule malacoides sono anch’esse cinesi fioriscono da gennaio ad aprile e non richiedono cure particolari. I fiori possono avere un colore dal bianco al rosa.

Primula vulgaris

Come detto, esistono alcune primule spontanee e selvatiche come la Primula-vulgaris. Si tratta di una specie che cresce spontaneamente in tutta Europa, specialmente nel sottobosco e nei prati. La classica piantina che possiamo vedere ad inizio primavera, è caratterizzata da fiorellini gialli molto belli e delicati. Esistono anche altre varianti cromatiche ed è facilissima da coltivare.

Primula veris: una specie protetta

Come citato all’inizio la primula veris è una specie protetta. È possibile trovarla nei prati e nel sottobosco della nostra Penisola ma non può assolutamente essere raccolta. I suoi fiori raggruppati ad ombrello, di colore giallo oppure bianco hanno alcune peculiari macchioline marroni che la rendono facilmente riconoscibile. Le foglie di questa pianta sono dentate e presentano una peluria nella parte inferiore.

Proprietà curative della primula

Alcune parti di questa pianta contengono un alcool chiamato “volemite”; una canfora (chiamata “canfora di primula”); il glucoside “primulina” e l’enzima diastasi. In molti testi antichi questa pianta veniva chiamata Primula officinalis in quanto dotata di proprietà vulneraria. Si riteneva infatti in grado di guarire le ferite. Nel nord dell’Europa inoltre con le foglie si prepara una bevanda gradevole e calmante o del tè. Mentre le parti favoriscono l’espulsione delle secrezioni bronchiali e sono ottime per suffumigi.

Altre proprietà curative della primula sono: antinfiammatoria, antispasmodica (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa il sistema nervoso), diaforetica e diuretica. Oggi questi usi sono ormai poco praticati ma anticamente oltre che bella la primula era una pianta utilizzata per curarsi dai più vari malanni.