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Il Camino, la soluzione “romantica” per riscaldare casa

Come gestire il caminetto per poterne usufruire al meglio? Scopriamolo insieme

Legna che arde, fiamme brillanti, caldo tepore: il caminetto è da sempre il valore aggiunto di un ambiente. Sia che si trovi in una camera d’albergo che in un ristorante o in una casa, il camino crea un’atmosfera impareggiabile. Proprio questa sua caratteristica lo rende un elemento molto richiesto nonostante comporti maggiore cura rispetto ad altri mezzi di riscaldamento. Procurarsi la legna, caricarla in casa, pulire il camino e la canna fumaria sono tutte operazioni meno “comode” di un più semplice avvio dei termosifoni. Vediamo insieme come gestire al meglio il tuo caminetto per poterne usufruire al massimo.

Cominciamo dalla canna fumaria

La manutenzione della canna fumaria è un’operazione importantissima. Se dal tuo camino fuoriesce spesso del fumo è probabile che la causa sia un tiraggio insufficiente o una scorretta installazione della canna fumaria. Ricorda che il tiraggio determina un buon o scadente riscaldamento dell’ambiente. La pulizia della canna fumaria, quindi, va eseguita almeno una volta all’anno poiché la fuliggine accumulata ostruendo la canna  provoca la fuoriuscita di monossido di carbonio e può causare l’incendio e lo scoppio della canna fumaria stessa.

Per farlo è necessario rivolgersi a ditte specializzate o agire come segue:

  • Dotarsi di una spazzola a raggi metallici o un’asta con innesti snodati
  • Acquistare prodotti specifici per la pulizia
  • Effettuare la pulitura dal basso verso l’alto (se si vuole farlo dall’interno) o viceversa se la pulizia viene effettuata dal tetto.

Sai accendere correttamente il camino?

Può sembrare un’operazione banale ma accendere il camino è un’azione da compiere con cura.

Prima di tutto è necessario controllare che la valvola di regolazione del tiraggio, tra la canna fumaria e la cappa, sia completamente aperta e che la presa d’aria sia libera e non ostruita. Ricorda sempre di aprire una finestra, più ossigeno circolerà maggiore sarà la combustione della legna. La legna va accatastata incrociando i ceppi uno sopra l’altro, in maniera tale che quelli più grandi stiano sempre sotto e che tra loro vi sia lo spazio sufficiente a far passare l’aria. Evita carta e cartone e procedi all’accensione con appositi accendi fuoco. Generata la prima fiammata è possibile aggiungere altri pezzi di legna dopo 15 minuti per mantenerla viva e stabilizzarla.

Sai spegnere correttamente il camino?

Come si sa il fuoco non va mai lasciato incustodito, sia per motivi di sicurezza sia per motivi di sopravvivenza del fuoco stesso. Attizzare il fuoco è un passaggio importante per mantenerlo vivo, se però decidiamo di spegnerlo lasciamo che si consumi da sé e procediamo con cura e in sicurezza allo spegnimento. Niente secchiate d’acqua mi raccomando! Evitiamo fumo inutile e non lasciamo umido il camino. Per spegnere il fuoco acceso utilizza attizzatoio e guanti: con questi strumenti potrai spargere i pezzi di legna e spingerli sul fondo. Successivamente andranno coperti con la cenere spenta, a questo punto potrai e chiudere la valvola di tiraggio. Può essere utile conservare in casa della sabbia umida, uno dei metodi più utilizzati per sedare il fuoco.

Gestione del caminetto: problemi e possibili soluzioni

  • Come trasportare la legna in casa. Per alcuni uno dei fattori più “disturbanti” dell’avere un camino a legna è il trasporto del combustibile in casa. In effetti la legna è pesante e scomoda da trasportare specie se non si abita al primo piano. Per questo esistono però alcune soluzioni economiche come i carrelli SaliScendi Elettrici che avevamo già citato come validi aiuti durante un trasloco. Non serve acquistarlo e poi tenerlo in cantina per il resto dell’anno, la soluzione migliore è noleggiarlo solo per il periodo invernale.
  • Come pulire la fuliggine. Per rastrellare la cenere basta utilizzare la paletta e la spazzola mentre per togliere la fuliggine si può usare candeggina diluita o aceto. Il preparato va posto su una spugnetta umida che andrà passata sulle superfici per poi asciugare il tutto con un panno. Se la fuliggine è incrostata si deve ricorrere alla carta abrasiva.
  • Come verificare se la legna è buona da ardere. Legna troppo “giovane” o umida non può essere utilizzata per la combustione. Genera fumo e non fungerà allo scopo. Per capire se la legna faccia o no al caso tuo è possibile utilizzare un misuratore di umidità superficiale. Si tratta di uno strumento di misurazione manuale che determina rapidamente il livello di umidità dei materiali. Ottimo per individuare la legna giusta da ardere, anche questo strumento può essere noleggiato solo all’occorrenza, per godervi il caldo del camino senza altri pensieri!