Cappotto termico: cos’è e com’è fatto

Sentiamo spesso parlare di cappotto termico, ma vediamo insieme cos’è e com’è fatto.

Rappresenta una soluzione per ottimizzare l’isolamento – non solo termico, ma anche acustico – di un edificio o singolo abitato, esistente o di nuova costruzione e si distingue tra esterno ed interno.

E’ una tecnica che prevede la posa in opera di pannelli termo-isolanti applicati esternamente o internamente agli edifici. Il loro compito è quello di evitare la dispersione di calore durante l’inverno e impedire al calore esterno di penetrare all’interno durante l’estate. Ne deriva un notevole risparmio energetico.

Prima di procedere, bisogna accertarsi di un’eventuale dispersione termica della parete. La rilevazione può essere effettuata con l’aiuto di una termocamera ad infrarossi e tale dato rappresenta il punto di partenza per qualsiasi decisione.

Cappotto termico interno

Quando l’applicazione dei pannelli esterni risulta difficile, perché soggetta al montaggio di impegnative strutture come ponteggi o simili, si ricorre al cappotto termico interno. Se da un lato questa soluzione va ad incidere sul volume complessivo dell’appartamento, dall’altro apporta diversi benefici. Infatti permette di applicare l’isolamento solo negli ambienti che ne hanno effettivamente bisogno, richiedendo tempi di posa e costi minori. 

Inoltre, i materiali necessari per la sua realizzazione sono facilmente reperibili in tutti i negozi di edilizia, mentre gli attrezzi, dalla scala al trabattello, agli strumenti per tagliare, aspirare, pulire e sono tutti disponibili sul nostro catalogo.

Cappotto termico esterno

Oltre alla funzione propria di isolamento, il cappotto termico esterno permette di prevenire di prevenire danni alle pareti esterne – derivanti dalla formazione di crepe o muffa – e di correggere i ponti termici, ovvero le zone fredde causate da discontinuità costruttive.

Adesso vediamo com’è costituito.

Come prima cosa, è necessario individuare il materiale isolante che meglio rispetti le esigenze del cappotto che si vuole realizzare. Un’ottima soluzione – sia in termini di isolamento termico che di vantaggio economico – è rappresentata dal polistirolo

Viene commercializzato in pannelli che hanno il vantaggio di essere leggeri, ma necessitano di essere sagomati, ecco allora che arriva in soccorso la tagliapolistirolo POLICUT, uno strumento professionale che può soddisfare le diverse esigenze nel taglio di fogli o lastre di polistirolo fino ad uno spessore massimo di 30 cm. 

Una volta tagliati i pannelli, bisogna preparare la facciata portandola allo stato grezzo. Serviranno quindi Ponteggio, Trabattello, Scala Modulare, Piattaforma aerea. Si passa poi a posizionare i pannelli di polistirolo l’uno accanto all’altro se di misura, ma a volte si devono superare degli allineamenti, che andranno tagliati sul posto; ecco allora la Tagliapolistirolo, puntuale nel suo servizio con tagli di spessore fino a 15 cm. Dopodiché si può proseguire con la rasatura e il rivestimento. 

Abbiamo visto cos’è il cappotto termico e com’è fatto. L’umidità e la dispersione termica sono fenomeni tipici della stagione invernale e oltre a richiedere un intervento edilizio – necessario per la realizzazione di un cappotto termico – esistono altre soluzioni per combatterli. Leggi il nostro articolo sull’argomento oppure dai un’occhiata alla nostra Guida al Noleggio, in essa troverai una descrizione dettagliata ed esplicativa dell’attrezzatura, che ti aiuterà non solo a capire il suo funzionamento ma anche come eseguire il lavoro intrapreso