Legni smart dalle auto alle case
È di un giovane e talentuoso architetto la rivoluzionaria idea di un legno intelligente: Timothée Boitouzet. Nel 2016 Boitouzet ha fondato la Woodoo Augmented Wood a Parigi ispirato dai suoi studi in Giappone. In questo paese la resistenza dei materiali alle sollecitazioni sismiche lo aveva colpito. “In Francia, costruiamo più con cemento e pietra che legno. – ha dichiarato in un’intervista Timothée Boitouzet – Studiando l’edilizia giapponese ho capito come con il legno si possano costruire strutture fantastiche. Questo materiale che abbiamo considerato un vecchio materiale, non innovativo, era in realtà super smart. È questo che mi ha fatto entusiasmare per il legno”. Un entusiasmo che lo ha portato a concepire un’idea innovativa.
Le infinite proprietà del legno
Abbiamo già parlato delle tante caratteristiche del legno. Per Boitouzet questo straordinario materiale potrebbe addirittura sostituire nell’edilizia l’impiego dell’acciaio. Il vantaggio maggiore sarebbe la sostenibilità del materiale: il legno è una risorsa rinnovabile, il che lo rende un attraente materiale da edilizia green. Costruire di più utilizzando il legno ridurrebbe, inoltre, la presenza di carbonio. Recenti studi hanno dimostrato che l’11% delle emissioni globali di carbonio proviene dai materiali e dai processi di costruzione durante l’intero ciclo di vita dell’edificio. Gli alberi contengono carbonio e il loto utilizzo costituirebbe un modo per stoccare carbonio. Boitouze spiega inoltre che estraendo selettivamente la lignina del legno e sostituendola con un tipo specifico di polimero, il legno diventerebbe un nuovo materiale resistente alle intemperie, più resistente al fuoco ed è da tre a cinque volte più forte e trasparente. Le proprietà ottiche del polimero farebbero sì che la la luce non si “pieghi” quando passa attraverso l’Augmented Wood ma ci passi attraverso.
L’Augmented Wood e l’automobilismo
Sono le case automobilistiche, per ora, ad aver mostrato più interesse per l’Augmented Wood di Boitouzet. L’idea è quella di lavorare all’integrazione dell’elettronica nel suo legno sensibile al tatto. Il materiale, che lascia passare la luce, si trasformerà in pannelli di legno per “cruscotti tattili” nelle auto. L’industria automobilistica diventa, quindi, la porta per immettere sul mercato i suoi prodotti, introducendo allo stesso tempo prodotti in legno più leggeri che producano meno emissioni rispetto ai pannelli tradizionali.
Il fatto che la sua impresa abbia già partner industriali consente a Boitouzet di aumentare la produzione; “Attualmente, produciamo 5.000 metri quadrati di augmented wood all’anno – che è circa i tre quarti di un campo da calcio – e ora puntiamo a 300.000 metri quadrati all’anno. Fortunatamente, il legname per l’ augmented wood è facile da reperire. Ci sono già molti posti dove possiamo acquistarlo”.
Woodoo usa soprattutto faggio, pino e pioppo.
Le caratteristiche del legno trasparente
Intanto vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche di questo incredibile nuovo materiale:
- è tre volte più robusto del legno
- resistente alle intemperie
- traslucido
- a basso consumo di CO2
- compatibile con specie di basso grado
- resistente al fuoco
- a dimensionalmente stabile
- sensibile al tocco
La tecnologia di Woodoo nasce da 5 anni di intensa ricerca nella nanotecnologia cellulosica da parte di un team giovane e specializzato. Il prossimo passo sarà quello di rendere il legno modificato più ecologico magari conservando quanta più lignina possibile, invece di scartarla. La sua rimozione infatti prevede un passaggio chimico che costa energia e richiede solventi. L’uso di più lignina, inoltre, abbiamo già visto che serve a trattenere più carbonio negli edifici.
Edilizia sostenibile legno e molto altro
Il concetto di edilizia sostenibile è stato sviluppato nel 1970 in risposta alla crisi energetica e alla nascita di una cultura ambientalista. La necessità di risparmiare energia e ridurre i problemi ambientali ha favorito un’ondata di innovazione nella bioedilizia che si è protratta fino ad oggi. Per “edifici verdi” si intendono tutte quelle strutture progettate, costruite, ristrutturate e gestite in accordo con linee guida per l’alta efficienza energetica e che avranno un impatto positivo sull’ambiente, sull’economia e sul sociale per tutto il loro ciclo di vita. Sono quattro le principali aree da considerare nell’edilizia sostenibile:
- materiali,
- energia,
- acqua,
- salute.
- Materiali
I materiali della bioedilizia non devono solo essere di origine naturale ma anche essere ottenuti mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili, gestiti e raccolti in modo sostenibile oppure essere km zero, ovvero reperiti riducendo i costi del trasporto. Si considerano materiali sostenibili anche quelli riciclati da materiali di recupero presso siti nelle vicinanze.