Ditte edili e privati possono ritenersi soddisfatti. È il momento buono per ricostruzioni e restauri.
Il bonus per le ristrutturazioni edilizie infatti è stato esteso fino al 31 dicembre 2017; prorogato per tutto il 2017 anche il bonus relativo all’acquisto di mobili ed elettrodomestici (di elevata classe energetica). E’ possibile usufruirne se l’intervento di ristrutturazione ha avuto inizio dal 1° gennaio 2016.
Ma non c’è solo la proroga del bonus ristrutturazioni nella Legge di Stabilità 2017, sono numerose, infatti, le agevolazioni fiscali prolungate dalla manovra economica. Si pensi, ad esempio, al cosiddetto “ bonus alberghi” che era una detrazione già prevista negli anni scorsi e che è aumentata, dal precedente 35% ,al 65%. Riguarda gli interventi di ristrutturazione edilizia di complessi alberghieri e degli agriturismi, ma non include le altre tipologie di strutture ricettive. Il noleggio delle attrezzature edili non rientra tra le spese coperte da queste misure ma, accompagnato da questi benefit, aumenta notevolmente il nostro risparmio.
Come richiedere le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni
Ritornando alle agevolazioni fiscali per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, le detrazioni sono pari al 50% e si applicano fino a un tetto di spesa massimo di 96 mila euro,ripartita in dieci quote annuali di pari importo in dichiarazione dei redditi. Per quantificare la spesa sostenuta faranno fede i bonifici effettuati dal richiedente agevolazione per ogni unità immobiliare.
Il Bonus può essere richiesto anche da chi esegue in proprio i lavori sull’immobile, relativamente alle spese sostenute per l’acquisto del materiale. Tra i beneficiari rientra anche il convivente more uxorio non proprietario dello stabile oggetto di ristrutturazione,né titolare di un contratto di comodato.
Quali sono,dunque, i lavori di ristrutturazione per i quali è possibile richiedere la detrazione della metà dell’Irpef? In sintesi possiamo così riassumerli e classificarli:
- interventi di manutenzione straordinaria;
- manutenzione ordinaria su parti comuni di un edificio;
- pura ristrutturazione edilizia;
- interventi volti al risanamento conservativo degli edifici.
Misure antisismiche, vantaggi ad hoc
Molto importante e più che mai di attualità l’incentivo riservato alle spese relative a interventi miranti all’adozione di misure antisismiche su edifici siti in zone sismiche ad alta pericolosità. In questi casi è prevista una detrazione d’imposta del 50% e, se l’intervento effettuato comporta una sensibile riduzione del rischio sismico, la percentuale di detrazione fiscale sale al 70% o addirittura all’80% a seconda dei passaggi verso classi di rischio inferiori. Se i lavori, poi , sono eseguiti sull’intero edificio condominiale, il rimborso è ancora più alto, fino a raggiungere la quota dell’85%. Il tetto massimo di spesa in tutti i casi è di 96 mila euro ed il periodo utile è compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021. In questa categoria sono comprese anche le spese sostenute per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
Se avete intenzione, dunque, di restaurare o ristrutturare il vostro edificio, o se avete la necessità di eliminare barriere architettoniche, o di realizzare autorimesse, posti auto, oppure di installare impianti di videosorveglianza o più semplicemente cancelli, porte blindate, grate, per evitare “visite spiacevoli”, o se vi sta a cuore il risparmio energetico e volete rendere la vostra casa ancora più ecosostenibile, è giunto il momento di farlo senza preoccuparsi eccessivamente dei costi da sostenere, ricordando che il noleggio delle attrezzature necessarie, pur non essendo detraibile, ci aiuta a ridurre notevolmente la spesa da affrontare.