Siamo pronti al noleggio generalista?
L’Europa sembra un continente dalle abitudini piuttosto omologate ma il tipo di mentalità emergenti da situazioni di vita quotidiana spesso sono molto distanti tra loro.
Prendiamo il caso della scelta di noleggio rispetto all’acquisto di un oggetto di cui si necessita piuttosto urgentemente, nello specifico un attrezzo di cui ci si servirà solo per poche ore o un paio di giorni al massimo. Vedrete come in Italia, nel 90% dei casi, si tende ancora a voler acquistare il macchinario piuttosto che iniziare un processo di noleggio.
Se in Gran Bretagna, Nord Europa e negli Stati Uniti il concetto di noleggio è radicato e piuttosto proficuo, l’avvento del consumo collaborativo della sharing economy (Couchsurfing, Peerby e Yerdle) ha reso il prestito e lo scambio ancora più diffusi. Non solo grandi macchinari e attrezzature specializzate ma anche piccoli oggetti prestati a vicini di casa cui farà piacere ricambiare il favore.
In Italia questo concetto legato al baratto o al ricambio di favori tra sconosciuti tarda ancora ad arrivare, o meglio fa fatica ad entrare nella mentalità generale delle persone. Anche nel caso meno “estremo” del semplice noleggio, molti ancora storcono il naso. Sia nel caso di privati che di piccole e grandi imprese, la decisione di noleggiare qualsiasi attrezzatura per utilizzo temporaneo viene sempre e comunque dopo aver valutato l’idea dell’acquisto.
Per quale motivo?
Questa propensione dipende in parte dalla scarsa rete di piattaforme e agenzie di noleggio generalista in Italia. Tuttavia, il problema risiede per lo più nella cultura materialista del possesso a tutti i costi. La sfiducia verso l’altro, abbinata ad un’innegabile pigrizia nell’iniziare qualsiasi pratica sembri più complessa del semplice acquisto di un prodotto fa il resto. Ma cosa fare se il prodotto in questione è costoso, ingombrante o serve solo per qualche giorno o addirittura qualche ora?
In teoria, la soluzione ideale sarebbe proprio quella di contemplare una rivoluzione riguardo il concetto di appartenenza e possesso. In pratica, invece, occorre semplicemente un po’ più di buonsenso, di cui abbiamo sempre più bisogno in quest’era di innegabili difficoltà economiche.
