edilizia libera

Edilizia libera cos’è e a cosa serve

Costruire senza permessi è possibile? Scopriamo cosa si può fare e cosa no

E’ in vigore dal 22 aprile 2018 il glossario per l’edilizia libera. Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, il glossario è un elenco di 58 interventi di edilizia che si possono realizzare senza autorizzazioni o comunicazioni.

Pur semplificando molto la burocrazia in merito agli interventi in elenco, essi devono comunque rispettare le prescrizioni urbanistiche e le normative del settore: norme antisismiche, antincendio, igienico-sanitarie, di tutela dei beni culturali.

Cinquantotto interventi senza abilitazione

Pubblicato insieme al decreto del Ministero delle Infrastrutture del 2 marzo 2018, le 58 voci dettagliano meglio le attività inserite nella categoria di “edilizia libera” già nel “decreto Scia 2”. Nel 2006 erano stati inseriti alcuni interventi che precedentemente erano soggetti alla Comunicazione di inizio lavori, che è stata abolita dallo stesso decreto.

Tra le 58 attività elencate nel glossario, sono presenti:

  • La sostituzione di pavimentazioni esterne ed interne
  • Il rifacimento di intonaci interni ed esterni
  • Il rinnovamento di grondaie
  • La sostituzione di rivestimenti interni ed esterni
  • Rifacimento serramenti, sostituzione di inferriate, ringhiere ed elementi antintrusione
  • Messa a norma degli impianti elettrici
  • Riparazione o la sostituzione delle coperture
  • Distribuzione del gas
  • Installazione di pannelli solari e fotovoltaici
  • Installazione di gazebo se di limitate dimensioni e non fissi stabilmente al suolo, e arredi da giardino, come fontane, panche, muretti.

Edilizia libera e fotovoltaico

Per quanto riguarda l’energia solare, rientrano nell’edilizia libera gli interventi di installazione, riparazione, sostituzione e rinnovamento di “pannelli fotovoltaici a servizio degli edifici”, purché al di fuori dei centri storici. Non sarà più necessario quindi nessuna Scia. La pratica si esplicava prima scaricando dal sito web del comune il format appositamente predisposto. Il professionista incaricato dell’intervento doveva redigerla nei vari campi e unire gli allegati e la Relazione Tecnica Asseverata.
Oggi la possibilità di “saltare” questa parte burocratica, sia per il fotovoltaico sia per l’installazione di pompe di calore  sotto i 12 W, costituisce, di fatto, un ottimo incentivo. Sempre più italiani potranno finalmente scegliere le energie alternative in maniera più semplice e veloce. Una semplificazione che fa bene soprattutto all’ambiente e al risparmio energetico.

Un secondo glossario in arrivo

Il glossario unico verrà completato da successivi decreti “in relazione alle opere edilizie realizzabili mediante Cila, Scia, permesso di costruire e Scia in alternativa al permesso di costruire” come riportato nella Gazzetta ufficiale. Per l’edilizia completamente libera, quindi, bisognerà attendere anche la seconda parte!